Quando il gigante contattò il topolino

Il 20 febbraio è un giorno triste per il mondo della cultura in generale e per quello della letteratura e dell’illustrazione per ragazzi in particolare. Il 20 febbraio, nel 2019, ci lasciava per sempre un signore che aveva dedicato tutta la vita (forse anche qualcuna delle sue vite precedenti) alla scoperta, allo studio e alla ricerca, proprio sui temi della letteratura e dell’illustrazione. Che ve lo diciamo a fare: stiamo parlando di Livio Sossi.

Sono già trascorsi sei anni. Sei anni durante i quali nessuno, tra le migliaia di persone che lo hanno conosciuto, si è mai reso realmente conto che lui non c’è più, abituati – come lo siamo stati tutti – a considerarlo sempre “altrove”. Perché Livio Sossi era ovunque anche se, molto spesso, in un altro posto.

Nel lontano 2012 Rosanna Maranto, direttore artistico dell’allora neonato Festival Illustramente, venne contattata da Livio. Proprio così. Non fu Rosanna a contattarlo, ma viceversa. Non stiamo qui a raccontarvi lo stupore, quasi sgomento, che provocò in noi la ricezione di una mail a firma “Livio Sossi”. Contrariamente a ogni logica, il più si era messo in contatto con il meno anzi, con il quasi inesistente. Ma lui era fatto così: le sue antenne erano capaci di captare segnali che altri non avrebbero mai potuto intercettare.

Da allora, fino a quel triste mercoledì 20 febbraio del 2019, Livio spese tutte le sue (incalcolabili, inesauribili, inarrestabili) energie per Illustramente, diventandone un mentore, un faro e, soprattutto, un amico. La sua presenza costante a tutti i nostri appuntamenti, che spesso lo costringevano a lunghi e faticosi viaggi (faticosi, soprattutto: non si separava mai da una incredibile quantità di libri), le sue preziose indicazioni a proposito dell’individuazione dei giovani talenti che partecipavano ai nostri concorsi – oggi divenuti affermati professionisti – e il suo ruolo di facilitatore nei confronti dei grandi artisti presenti alle varie edizioni e momenti formativi del Festival, hanno fatto sì che Illustramente occupasse un posto di tutto rilievo nel contesto degli eventi culturali di interesse, del nostro Paese e non solo.

Eppoi se n’è andato. Per sempre.

Non è stato facile, ma una volta disappannati gli occhi dalle lacrime versate per l’amico perduto, Rosanna Maranto è andata avanti, con la tenacia che la contraddistingue e con la volontà di dedicare, a ogni piè sospinto di Illustramente, un’emozione, fosse anche solo in forma di ricordo, a un gigante. Al gigante che contattò il topolino.

Grazie sempre, Livio.

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