Sperimentare…
e sperimentare ancora!

Quanti materiali con motivi a rilievo vi sono capitati tra le mani? Avete mai pensato di provare a… stamparli? Per esempio, il cartone ondulato, le reti che si mettono sotto i tappeti, il materiale da imballaggio, i sacchetti di plastica… E le varie foglie, le radici, la corteccia, la pavimentazione stradale, i tombini, li avete mai utilizzati come matrice per stampare?

Ebbene, il laboratorio di Eleonora Cumer, che si è svolto a Palermo, nella magnifica cornice di Palazzo Branciforte, ha visto produrre varie applicazioni artistiche con i materiali più disparati. Lasciando molto spazio alla creatività, sulla base di un’attenta concertazione e pianificazione, i partecipanti al workshop hanno prodotto risultati davvero entusiasmanti. Forse, anche perché ispirati dal luogo in cui si sono trovati a operare. 

L’importanza della location
Come ampiamente dimostrato – anche attraverso il concorso “Che Cupola!” – Illustramente, tra le sue molteplici finalità, ne ha una che sta particolarmente a cuore al suo direttore artistico, Rosanna Maranto: la valorizzazione del territorio. Così, ogni singola sede di svolgimento dei corsi e delle attività, viene selezionata in base a determinati criteri, in linea col tema o con il raggiungimento di determinati obiettivi, siano essi culturali, formativi o semplicemente divulgativi. I Cantieri Culturali alla Zisa, l’Arsenale della Regia Marina, il Centro Culturale Skené, l’Università degli Studi di Palermo, Villa Niscemi, l’Albergo delle Povere e le – tante – altre, importanti, sedi individuate in questi cinque anni di attività, sono come perle di una collana infinita che la splendida città di Palermo è capace di mostrare. Palazzo Branciforte è una di queste perle. E, sia per chi non conosce Palermo, ma anche e soprattutto per i palermitani che non ci sono mai stati, è un luogo da visitare assolutamente.

Illustramente ringrazia la dott.ssa Gabriella Sciortino e Civita Sicilia per l’appassionata disponibilità nei confronti dei workshop di Illustramente e per il loro contributo culturale alla città di Palermo. Un ringraziamento speciale, ovviamente, a Eleonora Cumer, per la sua gentilezza e attenzione verso i partecipanti al laboratorio.

Alcune immagini dal workshop